Bruxelles – La Commissione europea ha deciso di istituire una task force per sostenere l’Italia “nel periodo estivo”. Un "gruppo di contatto permanente" per "garantire comunicazione costante" e "risposte operative" concrete da attivare secondo necessità, perché "l'attuale situazione nel Mediterraneo centrale e l'intensità dei flussi continua a richiedere vigilanza costante", riconosce il presidente dell'esecutivo comunitario Jean-Claude Juncker in una lettera al premier Paolo Gentiloni.

Nel documento, sottoscritto anche dal vicepresidente vicario della Commissione Ue Frans Timmermans e dal commissario Ue alla Migrazione Dimitris Avramopoulos, si dettagliano, una dopo l'altra, una serie di azioni che Bruxelles è pronta a varare all'occorrenza.

Le principali:

  • Mobilitazione di fondi di emergenza aggiuntivi "fino a 100 milioni di euro per misure necessarie ad attuare la legge Minniti, e in particolare ad accelerare il processo di asilo e di rimpatrio, e per assistere comunità e autorità locali che ospitano i migranti, e sostenere l'integrazione".
  • Dispiegamento "di 500 esperti dalle Guardie di frontiera Ue e fondi per coprire i costi di nuove operazioni" per assicurare procedure di rimpatrio più veloci.
  • Invio di 40 tecnici dell'Ufficio europeo di supporto all'asilo, “per facilitare e velocizzare l'esame delle richieste, in particolare, per assicurare una valutazione rapida di quelle che sono manifestamente infondate".
  • Intensificare gli sforzi per raggiungere un accordo efficace col Bangladesh (seconda nazionalità per arrivi di migranti in Italia nei primi sei mesi del 2017), per accelerare le riammissioni dei migranti presenti irregolarmente" nel nostro Paese, "anche attraverso la proposta al Consiglio Ue di usare la leva dei visti".
  • Impegno con i Paesi del Nord Africa, e in particolare la Libia, per assicurare che venga "dato seguito" a quanto deciso alla riunione di Tunisi di ieri. Proprio in questo contesto si annuncia che il progetto da 46 milioni di euro preparato con l'Italia "per le misure di gestione delle frontiere e della migrazione in Libia sarà subito adottato dal Comitato operativo dal Trust Fund Ue".

La 'task force' sarà guidata dal vicesegretario generale della Commissione Paraskevi Michou; da Simon Mordue, vicedirettore generale Migrazione e asilo; e da Stefano Grassi, membro italiano del gabinetto del presidente Juncker.

"E' imperativo" però, ricorda Juncker, "che nei prossimi mesi siano fatti progressi nei negoziati per riformare il sistema comune europeo di asilo e il Regolamento di Dublino", perche' "è solo con un sistema d'asilo comune che sarà possibile alleviare in modo strutturale la pressione sugli Stati più colpiti".

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Quanto alla solidarietà,  il ritmo dei ricollocamenti nell'ultimo mese è aumentato, e ad oggi sono stati 7.873 i richiedenti asilo trasferiti dall'Italia verso altri Stati membri. Ma su questo fronte non arriva alcun segnale positivo da Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria.

 

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