BERLINO - E' stata trovata una breccia per l'accordo di governo nelle trattative tra Cdu-Csu e Spd, dopo quasi 24 ore di consultazioni. A riferirlo nella prima mattinata è stata l'agenzia di stampa tedesca Dpa. Anche i negoziatori dell'Unione (Cdu-Csu) e quelli del Spd hanno dato parere positivo all'intesa raggiunta dai dirigenti dei tre partiti e rispettivi capi-gruppo. Le elezioni tedesche si erano tenute il 24 settembre scorso. I dirigenti dei partiti dell'Unione (Cdu-Csu) e Spd si sono accordati per superare gli scogli che da settimane incagliavano le trattative per una nuova riedizione della Grosse-Koalition: tasse e migranti. E' stato raggiunto l'accordo di non aumentare l'aliquota massima di imposta, come invece chiedeva l'Spd, mentre il contributo di solidarietà per la riunificazione della Germania, il cosiddetto Soli, sarà progressivamente ridotto di 10 miliardi entro il 2021. Sulla questione dello stato sociale, i partiti dell'Unione (Cdu-Csu) e Spd hanno concordato che il livello delle pensioni non sarà toccato fino al 2025, mentre saranno aumentati i contributi per la crescita dei figli (Kindergeld), per il dopo-scuola e per l'accesso gratuito agli asili nido.

Sul fronte migranti, sarà introdotto un tetto limite all'ingresso dei migranti che non dovrà oltrepassare i 220.000 di ingressi all'anno, mentre sarà permesso il ricongiungimento familiare dei migranti al ritmo di 1000 persone al mese.

Un accordo è stato trovato anche sull'assicurazione sanitaria. D'ora in poi si tornerà al sistema per cui i contributi assicurativi riguardo al trattamento sanitario saranno condivisi in ugual misura tra datore di lavoro e lavoratore. Era questo uno dei punti in questione in discussione nelle ultime ore di trattative.

La dirigenza del Spd e della Cdu-Csu vuole inoltre aumentare i contributi per l'Unione europea. "Vogliamo rafforzare finanziariamente l'Europa in modo che possa mettere in pratica meglio i suoi compiti: di questo ci occuperemo nella realizzazione del prossimo budget finanziario", ha detto uno dei presenti al tavolo dei negoziati alla Dpa. "Siamo anche pronti a contributi maggiori della Germania nel bilancio europeo".

"Ho lavorato in uno spirito di fiducia per poter dare al Paese un governo stabile", ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel durante la conferenza stampa a Berlino. "Dobbiamo essere più veloci nelle decisioni", ha aggiunto, scendendo poi nei dettagli dei diversi punti dell'accordo raggiunto. La cancelliera accoglie con favore il proseguimento della Grande coalizione che si è concretizzato in un documento di 28 pagine. Si tratta "di un documento del dare e del prendere - ha detto nel corso della conferenza stampa di stamane - come è giusto che sia, dal momento che abbraccia un ampio arco della società". "Le persone vogliono che il Paese funzioni", ha continuato Merkel, provata dalla no-stop di oltre 24 ore di trattative. "Abbiamo lavorato seriamente perché in questo Paese si possa vivere bene anche tra 10-15 anni", ha proseguito.

La cancelliera, ha riferito parlando a una riunione del gruppo parlamentare dell'Unione, vorrebbe chiudere le eventuali consultazioni della Grosse Koalition entro metà febbraio, e aver finito entro martedì grasso, che quest'anno cade il 12. E' possibile la costituzione di un governo entro Pasqua, secondo il leader dei cristiano-sociali bavaresi, Horst Seehofer. "Credo che che riusciremo a formare un governo entro Pasqua a condizione che il congresso dell'Spd dia il suo consenso e che sia mantenuta la velocità che abbiamo raggiunto durante questi colloqui esplorativi", ha detto il leader bavarese nel corso della conferenza stampa stamattina a Berlino. Il suo partito, ha aggiunto Seehofer, ha condiviso l'accordo all'unanimità.

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"Abbiamo raggiunto un risultato eccezionale", ha detto il leader del partito socialdemocratico Martin Schulz durante la conferenza stampa, mettendo l'accento sui risultati raggiunti "per un contratto di governo" sullo stato sociale, con l'aumento degli aiuti alle famiglie, gli investimenti nel sistema della formazione. "Abbiamo raggiunto l'unanimità con i nostri negoziatori del Spd". Il leader socialdemocratico chiederà al suo partito di approvare il contratto di coalizione con l'Unione (Cdu-Csu) domenica prossima, 21 gennaio. I punti sui quali l'Spd ha dovuto cedere al compromesso sono stati il non aumento dell'aliquota massima di imposta, l'introduzione di un tetto limite annuale degli ingressi dei migranti, limite strenuamente voluto dalla Csu, e l'assicurazione sanitaria. Il partito socialdemocratico è tuttavia riuscito ad ottenere un cambiamento nel sistema di contribuzione per le casse di malattia, la reintroduzione del ricongiungimento familiare dei migranti, limitato a 1000 ricongiungimenti al mese, e il finanziamento di diverse misure di carattere sociale. In particolare i socialdemocratici hanno ottenuto il contributo statale per garantire la gratuità degli asili, un sostegno economico maggiore alle famiglie con un aumento del contributo dello Stato per la crescita dei figli (Kindergeld), e soprattutto la partecipazione del governo federale al settore della formazione, settore finora di esclusiva competenza dei Laender, e un maggiore investimento nelle scuole.

L'Europa, dal canto suo, tira un sospiro di sollievo. "In termini di sostanza sono molto contento di quanto Cdu-Csu e Spd hanno concordato. E' un testo positivo e costruttivo per il futuro dell'Europa", ha commentato il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. Gli ha fatto eco il presidente del Parlamento Ue, Antonio Tajani, che all'ANSA ha detto: "L'Europa ha bisogno di stabilità ed è quindi positivo che la Germania si avvii ad avere un nuovo governo. Sarà così possibile rilanciare il progetto europeo e avviare le riforme indispensabili per avvicinare l'Ue ai cittadini affrontando al contempo le grandi sfide della disoccupazione, dell'immigrazione e del terrorismo". "Aspetto Merkel - ha aggiunto il presidente dell'Eurocamera - per ascoltare la sua visione dell'Europa e avere un confronto con l'Europarlamento".

Quelle che giungono da Berlino "sono buone notizie. Sono felice e completamente soddisfatto che la cancelliera Merkel possa progredire verso un governo di coalizione che è utile e atteso dall'Europa e dalla Francia in particolare", è stato invece il commento del presidente francese, Emmanuel Macron, impegnato in una conferenza stampa congiunta all'Eliseo con il neo-cancelliere austriaco Sebastian Kurz.

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