Roma - E' il 2018 l'anno più caldo di sempre in Europa, almeno fino ad ora, con temperature superiori di 1,86 gradi alla media storica (1910-2000). A dirlo è il National Climatic Data Centre (Noaa), con dati sui primi nove mesi dell'anno, dai quali si evidenzia peraltro che quest'anno si colloca al quarto posto tra i più bollenti a livello mondiale, facendo registrare una temperatura media sulla superficie della Terra e degli oceani, superiore di 0,77 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo. Un record che ha battuto addirittura il precedente segnato nel 2014, dove le temperature sono risultate superiori di 0,13 gradi rispetto alla media storica. La tendenza al surriscaldamento è evidente anche in Italia dove non si sono mai registrate temperature così elevate. Al 30 settembre di quest'anno, infatti, il 2018 risulta essere l'anno più bollente anche per l'Italia dal 1800, quando sono iniziate le rilevazioni, con una temperatura superiore di 1,53 gradi rispetto alla media, secondo i dati Isac-Cnr, relativi alle temperature registrate nella penisola nei primi nove mesi dell'anno.

E a pagare un conto salatissimo è soprattutto l'agricoltura. La tendenza al surriscaldamento in Italia, dove non si sono mai registrate temperature così elevate, spiega la Coldiretti, è un processo che è accompagnato da una progressiva tropicalizzazione del clima con il moltiplicarsi di eventi estremi che hanno provocato solo quest'anno fino ad ora danni per 600 milioni di euro all'agricoltura. Ma il conto rischia di essere ancora piu' salato in Sardegna, secondo la Coldiretti, regione che con l'ultima ondata di maltempo ha già subito perdite in agricoltura per 5 milioni di euro dalla recente alluvione. Gli effetti del clima tropicale, sostiene la Coldiretti - sono visibili sull'ambiente, non cadono le foglie dalle piante che per il caldo non sono entrate nella fase di riposo vegetativo caratteristico della stagione ma in giro ci sono ancora mosche e zanzare a testimoniare un autunno pazzo, con temperature ben al di sopra delle medie. "L'agricoltura è l'attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli" afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che "i cambiamenti climatici impongono una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio".

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