Roma - Le imprese che sono passate da un livello di sicurezza base a un livello certificato hanno registrato una riduzione del 16% degli infortuni, che nel 40% dei casi sono risultati meno gravi rispetto a quelli nelle aziende non certificate. Emerge dal Quaderno dell'Osservatorio Accredia dedicato alla salute e alla sicurezza sul lavoro, frutto della collaborazione con Inail e Aicq presentato a Roma dai presidenti dell'Inail, Massimo De Felice, di Accredia, Giuseppe Rossi, e dell'Associazione Italiana Cultura Qualità, Claudio Rosso. Questo "è un primo risultato utile - ha detto il presidente De Felice - per individuare i fattori che hanno condotto le imprese sulla strada della certificazione e per valutare gli esiti di questa propensione alla qualità".

Il nuovo quaderno dell'Osservatorio Accredia, a sei anni dalla prima edizione, conferma la maggiore efficacia delle politiche di prevenzione nelle aziende che adottano dei sistemi di gestione certificati sotto accreditamento. L'entità di queste riduzioni, secondo i dati raccolti, può variare sensibilmente a seconda del settore di attività. In quello del legno, per esempio, il calo della frequenza degli infortuni nelle aziende certificate è del 7%, mentre l'indice che ne misura la minore gravità tocca il 61%. Il tessile, invece, registra una riduzione del 10% dell'indice di frequenza e del 30% di quello di gravità. Secondo De Felice la normazione tecnica volontaria è "un ausilio prezioso", perché "potenzia la legislazione". Con la certificazione, ha detto il presidente Inail, "è garantito il rispetto delle norme, documentata la qualità dell'impresa, correttamente tutelata la competitività. Sono tutti mezzi e azioni che contribuiscono, in grande, al miglioramento del sistema socio-economico".

IN AUMENTO CHI SCEGLIE CERTIFICAZIONE - Nell'ultimo triennio il numero delle aziende che hanno scelto di certificare sotto accreditamento il proprio sistema di gestione della sicurezza (Sgsl) è aumentato di un terzo. "Oggi - ha spiegato il presidente di Accredia, Giuseppe Rossi - sono quasi 17mila, il 9% in più rispetto al 2016 e il 32% in più rispetto a tre anni fa. Sono numeri importanti che non ci sollevano dall'impegno nel diffondere sempre di più la certificazione accreditata come buona pratica e leva di sviluppo per le imprese".

L'indagine qualitativa su un campione di 311 aziende certificate, realizzata da Inail, Accredia e Aicq, ha rilevato che quasi tutte le imprese (98,4%) dopo la certificazione del proprio sistema di gestione hanno verificato un miglioramento della sicurezza. "Nella maggioranza dei casi - ha spiegato il presidente di Aicq, Claudio Rosso - la scelta di certificare il sistema di gestione deriva da un'iniziativa della direzione aziendale e, nei settori delle costruzioni e del commercio, dalla richiesta del mercato. Il miglioramento di immagine che coinvolge l'impresa certificata rispetto ai propri clienti, ma anche rispetto al gruppo industriale di appartenenza, è un asset per l'azienda che porta con sé un importante ritorno di competitività".

Dall'analisi regionale dei dati sulle aziende certificate pubblicati nel quaderno dell'Osservatorio, si rileva una maggiore attenzione al tema della sicurezza in Valle d'Aosta (24,9% sul totale delle imprese certificate per i sistemi di gestione), Liguria (18,5%), Friuli Venezia Giulia (17,0%) e Trentino Alto Adige (14,7%) nel nord, in Umbria (15,4%), Marche (14,6%) e Toscana (14,5%) nel centro, mentre al sud spiccano le percentuali di Molise (13,5%), Basilicata (13,1%) e Puglia (12,8%).

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