Bruxelles - Milano spicca per la sua rispondenza ai criteri fissati dall'Ue, ma in lizza tra le candidate 'forti' ad ospitare l'Agenzia europea del farmaco (Ema), che dovrà traslocare da Londra a causa della Brexit, ci sono anche Amsterdam, Barcellona, Bruxelles e Vienna. Questi i criteri valutati dalla Commissione europea.

SEDE AGENZIA UE - Se Milano offre il Pirellone per gennaio 2019, Vienna mette a disposizione tre alternative, di queste la prima pronta nel primo trimestre del 2018; Bruxelles cala sul piatto 'The one', da metà novembre 2018, a due passi dai palazzi delle istituzioni Ue. Barcellona è in gara col Torre Glories da fine 2018, e Bratislava è in lizza col Westend Plaza e un piano per il trasloco per fine 2018.

COLLEGAMENTI - Milano vanta voli diretti con tutte con tutte le capitali europee, con una frequenza tra i 2 e i 256 viaggi settimanali. Bruxelles indica collegamenti verso tutte le capitali dell'Ue, tra 1 e 9 voli al giorno, per 23 capitali. Anche Barcellona è collegata con tutte le capitali. Nella sua offerta Bratislava indica invece voli diretti per tutte le capitali solo dallo scalo di Vienna (a circa un'ora di distanza) e verso 13 capitali dal suo aeroporto.

SCUOLE - Milano evidenzia una ricca offerta di istituti scolastici internazionali; Vienna ne evidenzia nove; Bruxelles e Amsterdam citano quattro e due scuole europee; Barcellona segnala ampie possibilità. Bratislava è disponibile ad aprire una scuola europea.

SANITA' E ACCESSO AL MERCATO DEL LAVORO - Quasi tutte le città evidenziano la possibilità di accedere al proprio sistema sanitario nazionale. Milano mette sul piatto 200 tra ospedali pubblici e privati. Amsterdam il suo portale del lavoro per chi non parla l'olandese. Barcellona indica opportunità nel campo dell'high tech, commercio e turismo. Bratislava non offre dettagli sull'accesso a sicurezza sociale e cure mediche.

CONTINUITA' OPERATIVA - Milano offre l'operatività per gennaio 2019; Vienna entro il 29 marzo 2019; Bruxelles nell'aprile 2019; Amsterdam per il terzo trimestre 2019; e Barcellona per il quarto del 2019.

EQUILIBRIO GEOPOLITICO - Italia e Olanda ospitano due agenzie Ue, la Spagna tre, Austria e Belgio una, Slovacchia, Bulgaria e Romania, nessuna.

I TEMPI DELLA SCELTA - Il dossier Ema ed Eba, con l'analisi delle candidature fatta dalla Commissione Ue, arriverà ufficialmente sul tavolo dei 28 venerdì  6 ottobre, per una prima discussione a livello degli ambasciatori al Coreper. Questo sarà anche il momento per rettificare eventuali errori o imprecisioni sui vari aspetti delle candidature contenuti nei documenti di Bruxelles. La palla passerà poi ai ministri al Consiglio Affari generali del 17 ottobre, sempre per un primo dibattito. Il 19 e il 20 ci sarà poi il vertice Ue, dove la questione del trasferimento da Londra delle agenzie del farmaco e dell'Autorità bancaria non è ufficialmente in agenda ma non si può escludere che nella sessione a 27 venga sollevata da qualche leader. La decisione finale delle città 'vincitrici' che ospiteranno l'Ema e l'Eba dopo la Brexit verrà presa al successivo Consiglio Affari generali in programma il 20 novembre.

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