Washington - Non solo i Leopard 2 tedeschi per Kiev. Utilizzati nella prima Guerra del Golfo, in Afghanistan e in Iraq, i carri armati Abrams, che gli Stati Uniti si apprestano ad inviare in Ucraina, sono la punta di diamante dei mezzi corazzati statunitensi, forse i più potenti al mondo, capaci di resistere ad attacchi nucleari, biologici e chimici. Denominati MBT (Main battle tank), sono stati prodotti nella prima versione (M1) nel 1978 dalla Chrysler Defense, oggi General Dynamics Land Systems, e prendono il nome dal generale Creighton Abrams che guidò le truppe americane nella guerra del Vietnam dal 1968 al 1972. Sono entrati in servizio nel 1980 e nel 1985 è iniziata la produzione degli M1A1, cui ha fatto seguito quella dell'ultima generazione, gli M1A2. Esclusi questi ultimi, non è ancora chiaro quale versione il Pentagono deciderà di spedire a Kiev, se la versione più antica dei tank o quella più aggiornata.

Pesanti 62 tonnellate, gli M1A1 sono dotati di motori a reazione diretta ed equipaggiati con un cannone da 120 millimetri, capace di distruggere un edificio a quasi quattro chilometri di distanza, e raggiungono una velocità di 70 km all'ora. Hanno una corazza di uranio impoverito per impedire la penetrazione di proiettili Heat (High-explosive anti-tank), un esplosivo ad alto potenziale studiato proprio per distruggere i carri armati.

Soprattutto, gli Abrams sono progettati per resistere ad attacchi nucleari, biologici e chimici. Strategicamente consentono una mobilità e un'agilità nelle operazioni di terra altrimenti impossibile. Con il loro intervento, infatti, i soldati possono contare su operazioni di copertura praticamente immediate, senza dover attendere l'impiego di aerei per i conseguenti bombardamenti richiesti da terra sulle aree e i bersagli ritenuti a rischio. Gli M1A1 hanno fatto il loro esordio in battaglia nel 1991, durante la prima guerra del Golfo. Sono poi stati utilizzati dalle forze Usa in Afghanistan e Iraq. Al momento l'esercito americano dispone di circa 4.400 Abrams, mentre la marina ne ha in dotazione 400. Gli Stati Uniti hanno inoltre creato una versione dei carri armati per l'export che è attualmente utilizzata in Egitto, Kuwait, Arabia Saudita, Australia e in Iraq. Le forze irachene hanno dispiegato i tank per combattere l'Isis, mentre i sauditi li hanno usati nella guerra civile in Yemen.

 

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