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La multinazionale statunitense prevede di iniziare a consegnare in Europa nella seconda metà di aprile: il contratto prevede un totale di 200 milioni di dosi nel 2021.
Dopo i ritardi in Ue, il cancelliere austriaco Sebastian Kurz e la danese Mette Frederiksen hanno annunciato un asse con Tel Aviv per vaccini seconda generazione contro le mutazioni del virus.
Bruxelles ha insistito che non c'è una gerarchia negli impianti di produzione tra i quattro elencati nell'intesa siglata, due nel Regno Unito, uno in Belgio, e uno in Germania.