BRUXELLES - Un uragano in Repubblica Ceca, le alluvioni in Germania, Paesi Bassi e Belgio, le ondate di caldo estive. Il cambiamento climatico ci sta mettendo di fronte a eventi meteorologici estremi, con danni gravissimi sugli ecosistemi, la nostra salute e l’economia.

Eppure c’è un alleato essenziale nella lotta al riscaldamento globale: le foreste.

Gli alberi sono veri e propri serbatoi di carbonio e ci aiutano a ridurre gli effetti del cambiamento climatico, per esempio rinfrescando le città, proteggendoci dalle inondazioni e riducendo gli effetti della siccità. Sfortunatamente, le foreste europee sono anche sottoposte a pressioni di vario genere e rischiano di ridursi notevolmente.

Nel tentativo di salvare il futuro dei suoi abitanti, la Commissione europea ha quindi deciso di piantare 3 miliardi di alberi in Europa entro il 2030.

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Si tratta di uno degli obiettivi non vincolanti del documento strategico sulle foreste Ue, presentato da poco a Bruxelles come parte del maxi pacchetto Fit for 55, il piano propone di adeguare la legislazione Ue all'obiettivo di ridurre del 55% entro il 2030 le emissioni climalteranti in Europa, rispetto ai livelli del 1990.

Con questa strategia, l'Esecutivo vuole sensibilizzare i Paesi sull'utilizzo degli eco-aiuti previsti della Pac per la manutenzione delle foreste e prevede una proposta legislativa per intensificare il monitoraggio, la comunicazione e la raccolta di dati forestali nell'Ue.

Secondo il vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, “per avere acqua pulita e terreni ricchi, abbiamo bisogno di foreste sane”. D’accordo anche Virginijus Sinkevičius, il commissario Ue per l’Ambiente.

Affrontando insieme gli aspetti sociali, economici e ambientali, la strategia forestale mira a garantire la multifunzionalità delle foreste europee e sottolinea il ruolo centrale svolto dai silvicoltori.

Per esempio, in Italia, Coldiretti ha commentato il piano di rimboschimento dicendo che il nostro Paese "può contare su un progetto per piantare 50 milioni di alberi nell'arco dei prossimi cinque anni nelle aree rurali e in quelle metropolitane, anche per far nascere foreste urbane con una connessione ecologica tra le città, i sistemi agricoli di pianura e il vasto e straordinario patrimonio forestale presente nelle aree naturali, a partire dal Recovery plan".

In tutta l’Unione, per i costi della forza lavoro durante la semina, la preparazione del terreno e la cura, saranno messi a disposizione alcuni meccanismi di finanziamento dell'Ue. Tra questi, il programma Life, i fondi della politica di coesione, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale. Anche il finanziamento del settore privato svolgerà un ruolo importante. Infine, Horizon Europe sosterrà l'iniziativa migliorando le conoscenze scientifiche sul ripristino, l'imboschimento e il rimboschimento.

E tutti i cittadini avranno la possibilità di seguire la crescita delle piantine attraverso un sito web e la mappa interattiva "Map-My-Tree" sviluppata dalla Commissione, insieme all'Agenzia europea per l'ambiente.

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