Bruxelles - Un'arma in più per difendere le democrazie: il commercio. L'Europa torna a siglare un'intesa commerciale tre anni dopo il Mercosur. Lo fa con la Nuova Zelanda in un momento delicato per gli equilibri geopolitici del mondo intero. E ne mette nel mirino un altro, con l'Australia, probabilmente entro la fine dell'anno, per riprendersi la scena del libero mercato facendo, insieme ai partner che condividono gli stessi valori e principi, muro contro Russia e Cina. Con soddisfazione anche da parte dell'Italia, che vede tutelate oltre 650 delle sue eccellenze enogastronomiche come il Prosecco e l'Asiago.

Ursula von der Leyen e Jacinda Ardern, volata a Bruxelles per il round finale di trattative che proseguivano da quattro anni, hanno annunciato un accordo che aumenterà gli scambi tra le due parti del 30%. Per l'Europa significa una crescita delle esportazioni annue verso la Nuova Zelanda fino a 4,5 miliardi di euro e degli investimenti fino all'80%, e un taglio dei dazi per le imprese per circa 140 milioni di euro all'anno. Wellington "è un partner chiave per noi nella regione indo-pacifica", ha indicato la presidente Ue, von der Leyen, evidenziando che l'accordo "offre grandi opportunità alle nostre aziende, ai nostri agricoltori e ai nostri consumatori" e mostra che "le democrazie come le nostre lavorano insieme". Ma quel che assume più rilevanza, in piena crisi energetica e climatica, è l'inclusione - per la prima volta nella storia delle intese Ue sul commercio - di impegni sulla sostenibilità, compresi il rispetto dell'Accordo di Parigi e dei diritti fondamentali sul lavoro, e la riforma dei sussidi ai combustibili fossili. Nel caso di violazioni sono previste sanzioni. Tutti elementi che rendono l'intesa, nelle parole del responsabile Ue per il Commercio, Valdis Dombrovskis, la prima di "una nuova generazione di accordi commerciali".

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Centrale l'agroalimentare: gli agricoltori europei - spiega Bruxelles - vedranno eliminati i dazi sulle principali esportazioni come carne suina, vino e spumante, cioccolato, prodotti dolciari e biscotti. L'accordo proteggerà l'elenco completo di vini e alcolici Ue (quasi duemila nomi) tra cui Prosecco, Vodka polacca, Rioja, Champagne e Tokaji, e 163 dei più rinomati prodotti tradizionali (Indicazioni Geografiche) come i formaggi Asiago, Feta, Comté o Queso Manchego, il prosciutto Istarski pršut, il Lübecker Marzapane, le olive Elia Kalamatas. I prodotti italiani a indicazione geografica protetti saranno, nello specifico, oltre 650: la grandissima maggioranza dei prodotti appartiene alla categoria dei vini, ma ci sono anche prosciutti (Parma, San Daniele, Toscano), olio d'oliva (Monti Iblei), carni lavorate (Bresaola della Valtellina, Finocchiona, Mortadella Bologna), formaggi (Castelmagno, Fontina, Gorgonzola, Grana Padano, Mozzarella di Bufala Campana, Parmigiano Reggiano, Provolone Valpadana, Taleggio), e frutta (Mela Alto Adige).

L'intesa prevede anche l'apertura del mercato dei servizi neozelandese per finanza, tlc, trasporto marittimo, un migliore accesso agli appalti pubblici e regole trasparenti per i flussi di dati e il digitale.

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