Kiruna - E' una delle più importanti scoperte minerarie degli ultimi decenni in Europa: la Svezia ha annunciato di aver trovato nella regione settentrionale di Kiruna un maxi giacimento da oltre un milione di tonnellate di terre rare, ovvero i 17 metalli essenziali alla produzione di un'ampia gamma di componenti elettronici e microchip, da quelli che fanno funzionare tv e cellulari fino alle turbine eoliche, ai pannelli fotovoltaici e alle auto elettriche. Si tratta del maggior giacimento del genere mai scoperto nel Vecchio continente. La scoperta è stata fatta dal gruppo minerario svedese Lkab, di proprietà pubblica. "Questo è il più grande giacimento di terre rare conosciuto nella nostra parte del mondo e potrebbe diventare un importante tassello per la produzione di materie prime critiche, assolutamente cruciali per la transizione verde", ha dichiarato in un comunicato l'amministratore delegato del gruppo Jan Moström. "E' una buona notizia non solo per la Lkab, la regione e il popolo svedese, ma anche per l'Europa e il clima", ha aggiunto.

La dicitura terre rare indica un gruppo di 17 elementi chimici, ovvero cerio (Ce), disprosio (Dy), erbio (Er), europio (Eu), gadolinio (Gd), olmio (Ho), lantanio (La), lutezio (Lu), neodimio (Nd), praseodimio (Pr), promezio (Pm), samario (Sm), scandio (Sc), terbio (Tb), tulio (Tm), itterbio (Yb) e ittrio (Y). Tra le loro numerose proprietà ci sono quelle magnetiche e conduttive, che hanno consentito, ad esempio, la riduzione delle dimensioni di molti dispositivi elettronici. Le riserve mondiali di terre rare si trovano in tutto il mondo, ma sono particolarmente diffuse in Cina, Brasile e Russia. La Cina è il principale produttore e a Baotou si trova il suo più grande giacimento. Tra gli anni '50 e '80 del Novecento gli Usa erano il leader mondiale dell'estrazione e dell'utilizzo delle terre rare: ma l'elevato impatto sull'ambiente derivante dall'attività estrattiva portò a leggi restrittive che di fatto ne limitarono sia l'estrazione che la raffinazione. All'inizio degli anni '90 si iniziò ad affermare - in parallelo con l'aumento esponenziale dell'uso delle terre rare nelle tecnologie - l'egemonia cinese, un dominio che oggi Europa, Stati Uniti, Canada ed Australia cercano di contrastare guardando soprattutto all'Africa: Sudafrica, Angola, Namibia e Madagascar sono i Paesi con i maggiori giacimenti, per sfruttare i quali servono però investimenti ingenti.

NEL KLONDIKE DELL'UE, FERRO E TERRE RARE SALVAGUARDANO L'AMBIENTE - Tra poco toccherà alla vecchia chiesa tutta di legno costruita nel 1920 sulla sommità di una collinetta al centro del vecchio paese minerario: con tutte le sue 600 tonnellate sarà sollevata, caricata su una piattaforma mobile e trasferita a tre chilometri di distanza nel nuovo centro di Kiruna, la città più a Nord della Svezia che sta traslocando per sfuggire agli effetti indesiderati dell'attività mineraria. A occuparsene sarà una società specializzata olandese che sposterà la chiesa e il suo campanile così come già avvenuto e avverrà per una ventina di edifici e case ritenute dalle autorità locali 'patrimonio storico'. Mentre Greta Thumberg protesta contro la nuova miniera di carbone in Germania, nel suo Paese natale, la Svezia, accade anche questo. L''operazione trasloco', organizzata non a caso sotto il segno della 'trasformazione verde', ha preso il via nel 2014 e si concluderà nel 2035. Per evitare che case ed edifici pubblici finiscano per sprofondare a causa delle gallerie scavate per estrarre il minerale. La maggior parte delle costruzioni a rischio sono destinate ad essere abbandonate e demolite per essere ricostruite nella nuova area municipale. Dove è già stata trasferita l'antica torre dell'orologio e dove sono state realizzate ex novo municipio, scuola, piscina, centro commerciale e quello congressuale che venerdì scorso ha ospitato l'incontro tra il governo di Stoccolma e la Commissione europea in occasione dell'avvio della presidenza semestrale svedese dell'Ue.

Del resto in questo remoto angolo della Lapponia svedese, imbiancato dalla neve per gran parte dell'anno ed a circa 150 chilometri all'interno del circolo polare artico, è impossibile rinunciare a una delle più importanti miniere di ferro al mondo che rappresenta la stessa ragion d'essere della città. Ma tutto avverrà all'insegna della transizione verde e d'intesa con gli oltre 20.000 abitanti, anche se non proprio tutti sono contenti. "I proprietari hanno due opzioni", raccontano Clara Nystroem e Timo Saarensilta, tra i tanti che seguono le operazioni per conto dell'amministrazione locale, incontrando i giornalisti arrivati fin qui per celebrare la presidenza di turno svedese e l'esempio di Kiruna. "Prendere direttamente un indennizzo con cui costruirsi una nuova casa oppure andare a vivere in una delle abitazioni che sta realizzando la Lkab", la società pubblica che gestisce la miniera e che ha finora stanziato 1,6 miliardi di euro per sostenere l'operazione. L'impianto di Kiruna, assicurano i suoi dirigenti, è gestito all'insegna dello sviluppo sostenibile per garantire una sempre maggiore competitività e redditività. "Siamo i campioni della decarbonizzazioe nel nostro settore", afferma Jan Mostroem, l'ad della Lkab. "Abbiamo già realizzato importanti progressi e completeremo il passaggio a un ciclo produttivo totalmente verde entro il 2045".

E mentre le operazioni di trasloco vanno avanti, la Lkab, con il pieno appoggio del governo che guida la nazionale con le regole ambientali più rigorose, continua a scavare ed esplorare. Tanto da annunciare il ritrovamento del più importante giacimento europeo di terre rare, cioè i minerali indispensabili per la produzione di apparati elettronici ed energia verde di cui oggi la Cina è quasi monopolista. "Qui siamo nel Klondike dell'Europa", dice un imprenditore locale che, in attesa di sfruttare nuovi giacimenti di rame, sovraintende alla gestione di una delle principali attrattive turistiche locali insieme all'aurora boreale, cioè la corsa delle slitte trainate dai cani. Ma a differenza di quanto avvenuto nel Nord Ovest del Canada alla fine del secolo scorso, nell'area di Kiruna, grande come il Lussemburgo, la corsa ai minerali partita nel 1890 continua. "Nei prossimi anni la popolazione crescerà fino ad arrivare a 30000 persone perché qui c'è bisogno di più gente per sfruttare le tante risorse del sottosuolo". Gli stipendi negli impianti minerari ormai in gran parte automatizzati sono molto alti - si parla di seimila euro lordi al mese come base di partenza - e la città è organizzata per soddisfare le esigenze della popolazione. Ma a Kiruna 'fonte della trasformazione verde europea', come recita lo slogan della città, si guarda anche allo spazio. Perché a pochi chilometri da qui, a Esrange, è stata appena inaugurata la prima base di lancio per satelliti sul territorio continentale dell'Ue. Dove l'Agenzia spaziale europea (Esa) e l'Arianegroup porteranno avanti un altro progetto ecologico, il Themis, per la messa a punto, entro breve, del primo razzo lanciatore riutilizzabile e riciclabile.

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