Bruxelles - Con l'accordo raggiunto il 19 dicembre 2022 dai ministri dell'Energia dei Ventisette sul tetto al prezzo del gas in situazioni di emergenza, il Consiglio Ue ha chiuso il capitolo finora più spinoso - sono servite 6 riunioni da settembre a dicembre, tra ordinarie e straordinarie - del pacchetto di misure messe in campo per fare fronte al caro energia. Ecco le principali:

  •  PRICE CAP. Il meccanismo temporaneo di correzione si attiverà automaticamente quando il prezzo del gas all'ingrosso supererà i 180 euro per MWh per tre giorni lavorativi e sarà superiore di 35 euro al prezzo del Gnl sui mercati globali per tre giorni lavorativi di fila. Per questo si parla di "limite di offerta dinamica" fissata a 145 euro: se il prezzo di riferimento del Gnl è inferiore a questa soglia, il tetto rimarrà alla somma di 145 euro e 35 euro, ovvero 180 euro a megawattora. Questa condizione è ritenuta cruciale per assicurare che l'intervento di correzione sul mercato avvenga soltanto quando i prezzi del Ttf non riflettono più i fondamentali del mercato. Il meccanismo si potrà applicare a partire dal 15 febbraio 2023 e si attiverà per 20 giorni, ma sarà sospeso se dovesse mettere a rischio gli approvvigionamenti.
  • ACQUISTI COMUNI. Le grandi aziende energetiche nazionali dovranno procedere ad acquisti comuni per almeno il 15% dei rispettivi stoccaggi di gas. La prima tavola rotonda Ue con l'industria per la piattaforma comune, il 20 dicembre 2022, ha visto partecipare 32 aziende, tra le quali Snam. La priorità indicata dal vicepresidente della Commissione Ue, Maros Sefcovic, è "prendere tutte le misure necessarie per l'aggregazione della domanda e gli appalti congiunti ben prima che inizi la stagione di riempimento degli stock", con l'obiettivo di procedere agli acquisti congiunti "ben prima dell'estate". La piattaforma comune dovrà essere "più inclusiva possibile".
  • DISACCOPPIAMENTO PREZZI GAS-ENERGIA. Entro il 31 marzo 2023 l'Agenzia per la cooperazione tra i regolatori nazionali dell'energia (Acer) dovrà rendere disponibile un nuovo parametro di riferimento dei prezzi che consenta di sganciare il prezzo dell'energia elettrica da quello del gas. Il decoupling farà parte anche della riforma del mercato elettrico che la Commissione europea ha intenzione di presentare entro il primo trimestre del 2023.
  • MISURE DI SOLIDARIETÀ. Gli Stati membri potranno tagliare i consumi di gas non essenziali (ad esempio per il riscaldamento delle piscine residenziali nelle abitazioni) per dirottare le forniture verso servizi e industrie essenziali. I consumi essenziali per abitazioni, scuole e ospedali saranno tutelati in ogni circostanza. I singoli Paesi potranno inoltre chiedere interventi di solidarietà di altri Stati membri Ue quando non siano in grado di assicurarsi autonomamente gli approvvigionamenti di gas necessari per alimentare il proprio sistema di produzione di energia elettrica e fare fronte ad altro consumi.
  • PROCEDURE ACCELERATE DI AUTORIZZAZIONE PER LE RINNOVABILI. Si va da un massimo di tre mesi per l'installazione di pompe di calore al tacito assenso previsto per la messa punto delle installazioni di energia solare con capacità massima di 50 Kw. Inoltre le connessioni alla rete elettrica sono consentite entro un mese dalla richiesta all'ente competente se non comportano un aumento della capacità dell'impianto di energia rinnovabile superiore al 15%.
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