Bruxelles - In attesa di sciogliere il nodo sui caccia, invocati da Kiev per dare una svolta alla guerra, le armi occidentali si sono già rivelate fondamentali per contrastare l'invasione russa. Ecco un riepilogo dei principali sistemi forniti all'esercito ucraino:

  • STATI UNITI - Fanno la parte del leone: hanno annunciato di recente un nuovo pacchetto di 2 miliardi di aiuti che include le Air Force Small-Diameter Bomb guidate con Gps e i missili Glsdb (Ground Launched Small Diameter Bomb), che possono colpire obiettivi a 150 chilometri di distanza, quasi il doppio rispetto agli 80 chilometri dei razzi lanciati dai sistemi Himars già forniti. I fondi in arrivo serviranno anche per componenti delle difese aeree Hawk e pezzi di ricambio per i sistemi Bradley e Patriot. Questi ultimi hanno un range di azione di 100 km e richiedono un addestramento speciale per essere usati, oltre a essere molto costosi: circa 3 milioni di dollari a missile. Già inviati a Kiev, invece, droni tattici Switchblade e Phoenix Ghost, elicotteri Mi-17 e tank M113. In Ucraina arriveranno, inoltre, anche altri missili anticarro Javelin e gli Stinger, contraerea efficace nei confronti degli elicotteri.
  • STATI UNITI, CANADA E AUSTRALIA - Hanno inviato anche l'obice da 155/39 M777 Howitzer che ha una gittata simile all'obice russo Giatsint-B. In arrivo anche una nuova fornitura di veicoli blindati Stryker. Il pezzo forte, però, sono i 31 tank M1 Abrams, anche se giungeranno in Ucraina solo nei prossimi mesi. Il 4 febbraio, intanto, un aereo della Royal Air Force canadese è partito da Halifax trasportando il primo Leopard 2A4M dei quattro promessi da Ottawa.
  • REGNO UNITO - Carri armati verranno consegnati all'Ucraina anche dagli alleati europei. Il premier britannico Rishi Sunak ha annunciato che i Challenger 2 promessi a Kiev saranno schierati entro marzo.
  • UE - Le parole di Sunak seguono il via libera tedesco all'invio di 14 tank Leopard 2. E, secondo quanto annunciato dal ministro della difesa tedesco Boris Pistorius, i Paesi dell'Ue consegneranno oltre 100 tank del tipo Leopard 1A5, di cui 31 entro "i primi quattro mesi dell'anno". Il governo guidato dal cancelliere Olaf Scholz ha dato anche l'autorizzazione per 178 Leopard 1. Il primo ministro portoghese Antonio Costa, invece, ha detto che il Portogallo invierà all'Ucraina tre Leopard 2.
  • ITALIA - Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha riferito che "l'Italia non ha inviato carri armati in Ucraina e non invierà altri tipi di armi rispetto agli invii militari già fatti". Il nostro Paese mantiene il riserbo sugli aiuti, ma le armi inviate dovrebbero essere quelle leggere, come mitragliatrici, mortai da 120mm, lanciarazzi Milan, mezzi Lince, artiglieria trainata Fh70 e semoventi Pzh2000. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha anche reso noto che l'avanzato sistema di difesa antiaerea Samp-T, di fabbricazione italo-francese, sarà consegnato "in primavera".
  • FRANCIA - Dall'inizio del conflitto, invece, Parigi ha inviato anche obici semoventi Cesar, missili anticarro Milano e missili antiaerei Mistral.

La maratona diplomatica di Zelensky in Ue è stata apertamente dedicati alle armi. E il boccino è nelle mani dei Paesi: "Noi come Ue faremo di più, sugli aiuti, sulle sanzioni, sul sostegno finanziario ma la messa a disposizione di capacità militare resta a capo degli Stati membri", ha ricordato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Kiev sul punto è però galvanizzata. "La questione della fornitura di armi a lungo raggio e jet è stata risolta, dettagli a breve", ha assicurato Andrey Yermak, capo dell'ufficio presidenziale ucraino, nella delegazione di Zelensky. Parole non diverse le ha usate il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, anche lui a Bruxelles: "I tank i missili e i caccia arriveranno".

Dopo l'ok sull'invio dei carri armati, l'Ucraina spinge per avere nuovi equipaggiamenti aerei. Al momento, la flotta di Kiev può contare su caccia Su-24, Su-25, Su-27 e Mig-29 di epoca sovietica. Il presidente Volodymyr Zelensky, però, vuole averne di nuovi e più potenti. Quali potrebbe ottenere?

* F-16 FIGHTING FALCOM - Il presidente ucraino ha formalizzato la richiesta di F-16 ai Paesi Bassi, tra gli Stati europei membri della Nato che li dispongono. A produrre il caccia è Lockheed Martin, azienda statunitense: per il Trattato sul commercio delle armi (Arms Trade Treaty - ATT), senza il consenso di Washington, gli F-16 non possono essere inviati a Kiev. L'F-16 è un aereo da combattimento leggero multiruolo di quarta generazione, lungo 15,03 metri e con un'apertura alare di 9,45 metri. Può raggiungere oltre due volte la velocità del suono: 2.410 km/h. Introdotto nel 1978, l'F-16 è stato modificato diverse volte. Addestrare gli ucraini per il suo utilizzo, però, potrebbe richiedere almeno sei mesi. Anche se ormai in via di dismissione (gli Stati Uniti lo stanno sostituendo con gli F-35), l'F-16 è un areo con un costo relativamente basso (14,6 milioni di dollari) ed è molto versatile: può trasportare sia missili aria-aria che missili aria-terra.

* L'EUROFIGHTER TYPHOON - E' il più avanzato aereo da combattimento sviluppato in Europa. Ha una lunghezza di 15,96 metri, un'apertura alare di 10,95 metri e può toccare la velocità massima di 2.495 chilometri orari. Il suo prezzo è di 63 milioni di dollari. L'Eurofighter Typhoon è un caccia intercettore, può portare avanti combattimenti aria-aria, ma può essere adattato anche per incursioni aria-terra. Abbastanza versatile, può utilizzare sia missili a lunga gittata che missili aria-aria a corto raggio. Il presidente ucraino ha provato a spingere il premier britannico Rishi Sunak a consegnargliene una dotazione, ma l'Eurofighter Typhoon è prodotto congiuntamente da Regno Unito, Germania, Italia e Spagna, quindi tutti e quattro i Paesi dovrebbero accettare la decisione di Londra.

* TORNADO - Un discorso simile può essere fatto per i Tornado, caccia costruiti dalla Panavia Aircraft, multinazionale con quote italiane, tedesche e britanniche. Il Tornado è un bireattore, biposto (che accoglie un pilota e un navigatore), con ala a geometria variabile, nel senso che può aumentare o diminuire la sua portanza alare a seconda della velocità. Può essere impiegato come cacciabombardiere e come ricognitore. L'Aeronautica militare lo ha acquisito a partire dal 1982: è previsto che venga ritirato a breve.

* MIRAGE - Il Dassault Mirage 2000 è un caccia multiruolo, monomotore, di quarta generazione prodotto dall'azienda francese Dassault Aviation. Progettato alla fine degli anni '70, ha un costo unitario di 23 milioni di dollari.

* GRIPEN - Il Saab JAS 39 Gripen è un caccia multiruolo monomotore fabbricato dalla svedese Saab, il cui costo è di 61 milioni di dollari. Ha una configurazione alare a canard, prese d'aria laterali e singolo timone verticale. La Svezia potrebbe decidere di inviare gli aerei in autonomia, ma in passato il ministro della Difesa Pål Jonson ha già detto di non volerlo fare.

 

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