Bruxelles - Nuove, pesanti sanzioni entro il 24 febbraio. Per certificare, ancor di più nell'anniversario della guerra, che l'Unione europea "sosterrà l'Ucraina finché necessario". Ursula von der Leyen, in occasione del suo intervento all'Eurocamera sul conflitto, ha annunciato ciò a cui Bruxelles lavora da giorni, ovvero il decimo pacchetto di misure restrittive. Misure dal valore complessivo di 11 miliardi di euro che hanno un obiettivo, innanzitutto: completare il divieto di prodotti tecnologici usati da Mosca sul campo.

E per la prima volta l'Ue sanzionerà anche i Pasdaran iraniani, ribadendo ancora una volta come, per l'Europa, il nuovo asse del male abbia in Mosca e Teheran i suoi estremi. Il momento chiave per l'approvazione del pacchetto sarà il Consiglio Affari Esteri di lunedì prossimo. Il dossier è finito subito alla riunione dei Rappresentanti permanenti dei 27 in Ue (Coreper II) ma la discussione non è entrata nel vivo. Anche l'Ungheria, la cui contrarietà alle sanzioni viene ciclicamente ribadita da Viktor Orban, non ha scoperto le carte. Qualcuno è tornato invece ed esprimere un certo scetticismo sul tempismo della Commissione nell'annunciare le nuove misure. Ma von der Leyen ha fretta. "Chiedo a tutti i Paesi membri di adottare rapidamente il pacchetto", ha dichiarato in uno statement congiunto con l'Alto Rappresentante Ue Josep Borrell.

Le sanzioni colpiranno propagandisti e comandanti di Vladimir Putin, oltre a sette entità iraniane coinvolte nella fabbricazione e nel rifornimento di droni e altri strumenti militari al Cremlino. In totale saranno oltre un centinaio gli individui ed enti colpiti dalle nuove sanzioni. Il divieto all'export verso Mosca, questa volta, verterà su prodotti industriali, beni nei settori dell'elettronica, veicoli specializzati, parti di macchine, pezzi di ricambio per camion e motori a reazione. Ma anche sui prodotti del settore edile, come gru o antenne, che possono essere destinate alle forze armate. Bruxelles, inoltre, limiterà "ulteriormente l'esportazione di beni a doppio uso e di beni tecnologici avanzati", ha spiegato von der Leyen, annunciando anche una stretta all'elusione delle misure messe in campo. Il tema riguarda russi, Paesi terzi ma anche personalità e imprese europee.

La settimana prossima, ha sottolineato la numero uno dell'esecutivo europeo, ci sarà un forum internazionale ad hoc sul dossier. Von der Leyen e Borrell sono arrivati a Strasburgo col chiaro obiettivo di ridare vigore alla strategia europea. Nell'Ue, da mesi, si intravede una qualche stanchezza nel concepire un sostegno a Kiev di cui non si intravede la fine. Ma "è una straordinaria ingenuità sostenere che fermando gli aiuti militari si abbrevierà la guerra", ha sottolineato Borrell. "Bisogna fare di più, bisogna vincere il conflitto per ottenere la pace", ha insistito l'Alto Rappresentante puntando il dito contro l'estrema sinistra. La stragrande maggioranza dell'Aula si è detta d'accordo. Ora saranno le nuove sanzioni a testare nuovamente l'unità dell'Europa. (ANSA).

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