Bruxelles - Il supporto militare all’Ucraina e le sanzioni contro la Russia hanno marcato in maniera sostanziale il dibattito politico italiano ed europeo, con gli alleati Nato pronti a confrontarsi anche nell'arena del summit in programma a Vilnius, in Lituania, l'11 e il 12 luglio. A quasi un anno e mezzo dall’inizio dell’invasione russa il 61% degli italiani vede ancora con favore il supporto dell'Ue all'Ucraina, evidenza il sondaggio Eurobarometro pubblicato agli inizi di giugno. Nello specifico, i numeri evidenziano che il 17% è molto soddisfatto e il 44% è a favore della strategia adottata da Bruxelles per supportare Kiev. Il 26% esprime invece contrarietà, il 9% è nettamente contrario mentre il 4% non si esprime.

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Il supporto di Roma - finanziario e militare - all’Ucraina è arrivato principalmente nel quadro degli aiuti Ue. Ma vi sono state anche iniziative di solidarietà bilaterale. Stando ai dati raccolti da EDNH, passando per gli schemi comunitari l’Italia ha garantito 310 milioni di euro in assistenza finanziaria all'Ucraina, 50 milioni di assistenza umanitaria, e 660 in assistenza militare. Per un totale di 1 miliardo e 20 milioni di euro. A questa cifra si aggiungono 60 milioni di assistenza negoziata direttamente tra Roma e Kiev.

Più difficile da descrivere con precisione i numeri secretati delle forniture militari arrivata dall’Italia. Oltre alla partecipazione al piano munizioni Ue, pensato per sostenere gli arsenali ucraini, sempre a quanto risulta all'analisi di EDNH, Roma si sarebbe impegnata con l'invio diversi mortai  da 120 mm e mitragliatrici MG, di 60 obici M109L, un numero secretato di FH-70 e 6 Pz H 200. In termini di missilistica italiana, l’Ucraina ha ricevuto, lanciarazzi di tipo Milan, 1 Skyguard Aspide, 1 sistema Spada, e un Samp/T donato in collaborazione con Parigi, e per il quale il presidente Zelensky stesso ha espresso profonda gratitudine al Consiglio europeo di fine giugno. Per il traporto truppe l'Ucraina ha ricevuto anche i blindati Lince dell'Iveco. L’Italia ha poi promosso l’addestramento di soldati ucraini all’uso dei missili italiani in un programma top-secret su una base militare vicino Sabaudia.

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Se si torna a guardare alla reazione dell'opinione pubblica alla linea d'azione pro-Kiev - espressa nell'Eurobarometro con un campione di 26.376 persone su 27 Paesi membri -, il nostro Paese si trova in linea con i Ventisette sul sostegno dei cittadini alla fornitura di aiuti umanitari (apprezzata dal 91% in Ue e dall'89% in Italia) e all'accoglienza delle persone in fuga dalla guerra (a favore l'88% in Ue, il 91% in Italia). Anche l'erogazione di aiuti finanziari all'Ucraina è appoggiata dal 77% degli intervistati (in Italia il 76%), mentre l'imposizione di sanzioni economiche al governo, a imprese e a singoli cittadini russi vede l'approvazione il 74% degli intervistati sia in Ue che in Italia.

Da un’indagine Demos, basata su un campione di 3mila intervistati, però appare che la visione positiva del sostegno a Kiev e delle politiche Ue contro la Russia non è omogenea in tutti i gruppi politici. Gli elettori più contrari, stando all’istituto di statistica, sarebbero quelli del Movimento 5 Stelle, guidato dall'ex premier Giuseppe Conte e quelli di Fratelli d’Italia partito della premier Giorgia Meloni. Le posizione dei due leader sono però diverse, Conte ha più volte espresso scetticismo sul sostegno a Kiev mentre Meloni ha sempre rimarcato un sostegno incrollabile a Kiev da parte del suo esecutivo

Gli elettori di Forza Italia e del Partito Democratico sono invece nettamente a favore del sostegno europeo a Kiev, con gli elettori dem che registrano un dato sopra alla media Ue rispetto al sostegno all’invio di armi. Nella media Ue anche i dati della base elettorale della Lega.

Un dato dirimente nella divisione tra favorevoli e contrari sembra infine essere l’europeismo. Oltre tre persone su quattro tra coloro che esprimono un elevato grado fiducia verso l’Ue si dicono in larga parte d’accordo sull’opportunità di mantenere le sanzioni contro la Russia, e poco meno di due terzi (il 64%) ritengono utile inviare aiuti militari all’Ucraina.

* Questo articolo è stato prodotto da ANSA nell'ambito di un progetto di ricerca congiunto di sei agenzie di stampa (AFP, AGERPRES, ANP, ANSA, DPA e TT) per l'European Data News Hub. Le sei agenzie, guidate da AFP, hanno lavorato a stretto contatto per raccogliere informazioni su come gli Stati membri dell'Ue e della Nato hanno risposto all'invasione russa dell'Ucraina. Ogni agenzia ha prodotto il proprio servizio, che è stato pubblicato il 3 luglio.

Guarda le altre storia prodotte in questa indagine congiunta dell'European Data News Hub:

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